Con i suoi saggi sull’etica, le emozioni e il mondo greco e romano, Martha C. Nussbaum si è accreditata nel mondo accademico come la più conosciuta tra le pensatrici contemporanee, capace di applicare il rigore filosofico alle sfide di oggi. Che si tratti di sesso, di modelli di sviluppo economico o di femminismo, la pensatrice americana ha sempre trovato una mediazione tra le nuove esigenze della società e i vecchi principi della filosofia. Eppure, quando si parla della politica del suo Paese, la docente di legge e filosofia all’Università di Chicago — tradotta in tutto il mondo — abbandona la compostezza wasp che la caratterizza da 69 anni. Il Corriere l’ha raggiunta via mail a Chicago durante la sessione finale di esami, strappando qualche minuto ai suoi amati studenti.

La nomination democratica di Hillary Clinton è data per certa. Una buona notizia per gli Stati Uniti?

«Bisogna stare attenti: Clinton non ha ancora vinto la nomination. Ha abbastanza delegati al momento, ma alcuni di loro sono “superdelegati” che possono ancora cambiare il loro voto. Inoltre, Bernie Sanders sta ancora combattendo per convincerli a cambiare idea. Hillary non si assicurerà davvero la nomination prima della convention democratica».

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